Bruxelles (eu24news.eu) – Il Consiglio dell’UE e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per rafforzare il ruolo di Europol nella lotta contro il traffico di migranti e la tratta di esseri umani. L’intesa punta soprattutto a potenziare la condivisione delle informazioni tra gli Stati membri e l’agenzia europea, migliorando così la cooperazione a livello Ue. L’accordo dovrà ora essere confermato da entrambe le istituzioni per diventare operativo.
Le nuove norme aggiornano il mandato di Europol, storicamente incaricata di assistere le autorità nazionali nella lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo, e introducono obblighi più stringenti per rendere accessibili a Europol le informazioni sulle operazioni anti‑traffico. Ciò include dati raccolti dai funzionari di collegamento inviati dai singoli Stati membri nei paesi terzi.
Una delle novità principali è l’istituzione di un Centro europeo contro il traffico di migranti, struttura permanente all’interno di Europol. Il Centro fornirà supporto strategico, operativo e tecnico agli Stati membri e aiuterà nell’identificazione delle vittime della tratta o di altre persone vulnerabili. Vi saranno distaccati ufficiali di Frontex ed Eurojust, in linea con i rispettivi mandati.
Per garantire l’efficacia dei nuovi compiti, Europol riceverà 50 unità di personale aggiuntivo e un finanziamento supplementare di 50 milioni di euro.
Secondo Bruxelles, oltre il 90% dei migranti irregolari che raggiunge l’UE ricorre ai servizi dei trafficanti, che secondo le Nazioni Unite realizzano profitti tra 4,7 e 6 miliardi di euro l’anno. La relazione di analisi dei rischi 2023‑2024 di Frontex segnala che nel 2022 sono stati identificati oltre 15.000 trafficanti, un numero record che sottolinea l’urgenza di misure coordinate a livello europeo.