Bruxelles (eu24news.eu) – Raddoppiare entro il 2040 la presenza dei giovani in agricoltura: è l’obiettivo ambizioso del nuovo piano della Commissione europea per favorire il ricambio generazionale nel settore primario. Bruxelles punta ad aumentare al 6% la quota minima della spesa agricola destinata ai giovani imprenditori rurali, il doppio rispetto all’attuale 3% previsto dalla Politica agricola comune (Pac), e invita gli Stati membri ad adottare strategie nazionali dedicate entro il 2028.
Secondo i dati comunitari, l’età media degli agricoltori europei è di 57 anni e soltanto il 12% ha meno di 40 anni, una tendenza che mette in discussione la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e il futuro delle aree rurali. Per invertire la rotta la Commissione, dunque, ha individuato cinque leve strategiche: accesso alla terra, sostegno finanziario, formazione, qualità della vita nelle zone rurali e agevolazioni nella successione aziendale.
Tra le novità di rilievo figura uno “Starter Pack” obbligatorio nella prossima Pac, che comprenderà aiuti fino a 300mila euro per l’avvio di nuove aziende agricole, garanzie sui prestiti e tassi agevolati grazie alla collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (Bei). Bruxelles annuncia, inoltre, la creazione di un Osservatorio europeo del territorio pensato per garantire maggiore trasparenza nel mercato fondiario e contrastare la speculazione, facilitando così il passaggio generazionale nella proprietà dei terreni.
Il piano introduce anche un programma Erasmus per giovani agricoltori, estendendo al settore primario le opportunità di scambio e formazione già sperimentate con successo in altri ambiti. Accanto a questo nasceranno la piattaforma “Donne in agricoltura” e il “Pacchetto agricoltori del futuro” destinato alle scuole agricole, con focus su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. “Il futuro dell’agricoltura europea dipende dai giovani – ha dichiarato il commissario Ue all’Agricoltura, Christophe Hansen – dobbiamo abbattere le barriere e creare le condizioni perché l’agricoltura torni a essere una scelta concreta e attraente”. La strategia sarà attuata su più livelli — europeo, nazionale e regionale — e integrerà anche riforme in materia di pensioni, fiscalità e trasmissione delle imprese, per rendere davvero praticabile il sogno di una nuova generazione agricola europea.