Napoli (eu24news.eu) – Si è tenuto ieri, a Napoli, il convegno dal titolo “Uomo Bianco Cristiano Etero, Dov’è il Male? Riflessioni dopo il caso Kirk”, un evento che ha voluto smontare la retorica del “politicamente corretto” e aprire un confronto sui temi dell’identità e della libertà di espressione, prendendo spunto anche dal recente omicidio del giovane attivista conservatore Christian Kirk negli Stati Uniti.
L’incontro ha visto la partecipazione di figure di rilievo del panorama politico, economico e giornalistico, tra cui il Senatore della Repubblica (Lega) Gianluca Cantalamessa e l’imprenditore George Lombardi, Presidente del Republican Liberty Caucus Italy e amico personale dell’ex Presidente Donald Trump.
Il Senatore Gianluca Cantalamessa ha sottolineato la necessità di un dialogo aperto e non pregiudiziale su temi che, a suo avviso, vengono troppo spesso soffocati dal dibattito contemporaneo: “La retorica contemporanea del ‘politicamente corretto’ ha sovvertito fatti e concetti che fino a qualche anno fa erano scontati. Oggi, affermare la propria identità, come il fatto essere uomo, bianco, cristiano ed eterosessuale, è sinonimo di colpa: omofobo, non inclusivo, razzista! È evidente che questo paradosso va smontato, discusso, ragionato. Personalmente sono per il dialogo e non per il pregiudizio. Con questo convegno ho voluto affrontare questi temi che sono troppe volte soffocati dalla cronaca in una realtà come quella partenopea”.
Cantalamessa ha spiegato l’origine dell’iniziativa, nata da una sintonia con George Lombardi e dagli eventi accaduti negli USA: “Con George Lombardi, amico personale di Trump, è nata una sintonia su questi argomenti e dopo quello che è accaduto negli States con l’omicidio del giovane attivista Kirk è nata l’idea di realizzare un confronto a Napoli.”
George Lombardi ha inquadrato il titolo dell’evento come una “provocazione utile al ragionamento” per una narrazione pacata su temi che “scaldano esageratamente gli ambienti liberali, negli USA come in Italia.” Ha ribadito con forza che: “Essere uomo, cristiano ed etero è e deve restare un fatto e non una colpa. Negli States la vicenda Kirk ha addolorato immensamente me e anche il presidente Trump perché conosciamo bene la realtà nella quale è maturato il pensiero che ha animato la missione del giovane ammazzato vigliaccamente”.
Lombardi ha voluto chiarire un aspetto, a suo dire, non evidenziato dai media italiani: la natura profondamente religiosa del messaggio di Kirk. “In Italia la narrazione è quella di un giovane repubblicano che si confrontava nelle platee universitarie ma lui, in realtà, fatto non evidenziato dai media italiani, ha espressamente costruito il suo messaggio sulle parole di Cristo. Un vero e proprio evangelizzatore. Otto su dieci delle sue affermazioni sono parole contenute nelle scritture. Mi chiedono se è paragonabile ad un martire? Lui è stato ammazzato per le sue parole mentre ‘predicava’ confronto senza pregiudizio, come gli apostoli. Questo ha dato fastidio a qualcuno mentre ha trovato solidarietà negli ambienti più conservatori”.
Il convegno, svoltosi in un clima di confronto, si è posto l’obiettivo di riportare al centro del dibattito i temi dell’identità e del conservatorismo sociale e religioso.