Da Pino Iuliano 
Washington – Gli Stati Uniti e l’Ucraina sono vicini alla firma di un nuovo accordo sulle terre rare, ma le condizioni sembrano meno favorevoli per Kyiv rispetto alla bozza originale. Il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, ha dichiarato: “Stiamo finalizzando i dettagli e la firma avverrà entro la settimana”. L’accordo, che riguarda l’accesso alle riserve ucraine di minerali critici, si inserisce nella strategia americana di ridurre la dipendenza da fornitori internazionali come la Cina.
Le trattative hanno portato a modifiche significative al testo, riflettendo la linea più decisa dell’amministrazione Trump, che ha sottolineato l’importanza di un “riconoscimento tangibile” da parte dell’Ucraina per il supporto ricevuto. Kyiv potrebbe trovarsi a cedere una parte maggiore dei profitti legati alle terre rare, fondamentali per tecnologie avanzate, senza ottenere garanzie di sicurezza esplicite, un punto cruciale per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Intanto, cresce l’attesa per un colloquio telefonico tra Donald Trump e Vladimir Putin previsto questa settimana, il secondo dall’insediamento di Trump. Sebbene non sia chiaro se il tema delle terre rare sarà discusso, la tempistica ha alimentato speculazioni su possibili collegamenti tra le negoziazioni con Kyiv e quelle con Mosca.
Per gli Stati Uniti, l’obiettivo è assicurarsi risorse strategiche in un contesto di competizione globale. Per l’Ucraina, invece, l’accordo rappresenta una scelta delicata: con l’economia in difficoltà e la guerra in corso, Kyiv deve bilanciare il bisogno di aiuti occidentali con la tutela dei propri interessi. “Non possiamo sacrificare il nostro futuro”, ha dichiarato un consigliere di Zelensky, lasciando aperta la possibilità di ulteriori negoziazioni.
La firma, prevista entro venerdì, sarà un passaggio decisivo per le relazioni tra Usa e Ucraina e per l’agenda internazionale di Trump. Resta da vedere se Kyiv accetterà le nuove condizioni o tenterà di ottenere un compromesso più favorevole.
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