Bruxelles (eu24news.eu) – Un leasing sociale europeo per rendere l’auto elettrica davvero alla portata di tutti, ridurre le disuguaglianze tra i cittadini e dare nuova linfa alla filiera industriale europea. È la proposta lanciata a Bruxelles dai Socialisti e Democratici europei (S&D) attraverso un manifesto politico che punta a trasformarsi in una proposta legislativa vera e propria, in linea con la strategia della Commissione sulle auto elettriche a basso costo.
Con una quota mensile contenuta le famiglie europee potrebbero utilizzare un veicolo elettrico economico e di produzione europea che preveda incentivi comunitari per favorire la diffusione di auto a emissioni zero e combattere quella che viene definita “povertà di trasporto”: questa, in sintesi la proposta, dei Socialisti e Democratici europei.
La presidente del gruppo, Pérez, e il vicepresidente con delega al Green Deal, Chahim, hanno illustrato i cinque punti cardine della proposta. Innanzitutto la creazione di un quadro europeo comune che stabilisca criteri chiari di ammissibilità, equità e sostenibilità, in modo da garantire pari accesso in tutti gli Stati membri e nelle diverse regioni. Poi la necessità di sfruttare la scala europea, attivando prestiti, garanzie di rischio e un sistema di domanda collettiva che consenta di abbattere i costi grazie al potere d’acquisto congiunto dell’Ue.
Al centro del progetto c’è la volontà di dare priorità alle famiglie più vulnerabili, quelle che oggi faticano a sostenere i costi della mobilità privata o vivono in zone con scarso accesso ai trasporti pubblici. Per loro si immagina un sistema di ammissione basato su reddito, residenza e necessità di pendolarismo, con contratti trasparenti, senza costi nascosti e canoni mensili calmierati. Un altro pilastro del piano riguarda il sostegno all’industria europea, che dovrà però rispettare condizioni precise: tutela dei diritti dei lavoratori, contrattazione collettiva e standard ambientali elevati. L’obiettivo, spiegano i Socialisti, è favorire la produzione di veicoli elettrici accessibili e interamente europei, creando occupazione qualificata e rafforzando la competitività del settore. Infine, il manifesto chiede di integrare il leasing sociale nei piani nazionali per il clima e la transizione ecologica, rendendolo uno strumento strutturale per affrontare la povertà di trasporto e accelerare la decarbonizzazione della mobilità.
Secondo le stime di Transport & Environment, un’iniziativa di questo tipo potrebbe consentire a milioni di famiglie a reddito medio-basso di accedere a vetture elettriche con canoni mensili compresi tra 130 e 215 euro per modelli dal prezzo inferiore ai 25mila euro. Se adottato nei cinque principali Paesi dell’Unione — Germania, Francia, Spagna, Italia e Polonia — il programma potrebbe raggiungere fino a tre milioni di famiglie entro il 2032.
Il finanziamento del piano potrebbe arrivare dal Fondo sociale per il clima (FSC), operativo dal 2026 al 2032, e dalle risorse generate dal nuovo sistema europeo di scambio di quote di emissione (ETS2), che entrerà in vigore nel 2027. Per i Socialisti europei, il leasing sociale rappresenta una delle chiavi per unire transizione ecologica e giustizia sociale, evitando che la rivoluzione elettrica resti un privilegio per pochi e diventi invece un diritto accessibile a tutti i cittadini europei.