Bruxelles (eu24news.eu) – Per la prima volta l’Unione europea e l’Egitto oggi siederanno allo stesso tavolo per un vertice bilaterale ufficiale. A Bruxelles, il presidente del Consiglio europeo António Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, accoglieranno il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi in un incontro che vuole segnare un punto di svolta nei rapporti tra le due sponde del Mediterraneo.
Non è un semplice vertice di cortesia. L’obiettivo dichiarato è consolidare un partenariato strategico e globale che già nel marzo 2024 aveva posto le basi di una cooperazione più stretta, articolata su sei pilastri: relazioni politiche, stabilità economica, commercio e investimenti, migrazione e mobilità, sicurezza, capitale umano.
Oggi quel progetto entra nella sua fase operativa, accompagnato da un pacchetto finanziario da 7,4 miliardi di euro destinato a sostenere crescita, infrastrutture e occupazione.
Il dialogo si muove su un doppio binario. Da un lato l’Europa guarda all’Egitto come a un partner strategico per la stabilità regionale, il controllo dei flussi migratori e la sicurezza energetica. Dall’altro, Il Cairo punta a rilanciare la propria attrattività economica, cercando nuovi investimenti nei settori delle energie rinnovabili, del digitale e dell’industria manifatturiera. A margine del vertice è previsto anche un forum economico ad alto livello con la partecipazione di imprese, istituzioni finanziarie e rappresentanti dei due governi, per trasformare gli accordi politici in opportunità concrete di sviluppo industriale e innovazione.
Ma sul tavolo non mancheranno le questioni sensibili: la situazione in Medio Oriente, la guerra in Ucraina, la gestione dei flussi migratori, ma anche il tema, mai risolto, dei diritti umani in Egitto. Diverse organizzazioni internazionali hanno chiesto all’Unione di non sacrificare i valori europei sull’altare della realpolitik. L’Europa, tuttavia, sembra intenzionata a costruire con l’Egitto un rapporto pragmatico ma stabile fondato su interessi comuni e su un equilibrio delicato tra sicurezza e democrazia. Il messaggio politico è chiaro: nel Mediterraneo nessuna sfida può essere affrontata da soli. Il vertice UE–Egitto non è dunque solo un gesto simbolico, ma un tassello di una più ampia strategia europea per rafforzare la propria presenza nel Sud del mondo e garantire stabilità ai propri confini. Se si riuscirà a trasformare le promesse in fatti quello di oggi potrebbe segnare l’inizio di una nuova stagione per relazioni euro–mediterranee più orientate al futuro.